Lo ammetto, prima di scrivere recensioni per Gustamodena.it, dal momento che come molti sanno per lavoro mi occupo di tutto ciò che è "commerciale" e "marketing" in questo sito internet, c'ho pensato a lungo (leggasi conflitto di interessi).
E sono giunto a una conclusione: anch'io sono e sarei utente di gustamodena.it, in più da sempre frequento una miriade di locali, spero di saper scrivere in modo tale che i miei commenti non risultino pubblicità gratuita, quindi perché non dare un piccolo contributo nel segnalare ristoranti, bar, negozi, che mi fanno stare davvero bene?
E' il caso del Ristorante Laghi di Paolo Reggiani, visitato da me e la mia compagna domenica 3 luglio all'ora di pranzo. Tavolo per due persone nella zona esterna del locale adiacente ai laghi riservati per la pesca: tanto verde e fiori intorno, un mix gradevole di informale ed eleganza nella semplicità. La prima cosa che ho notato è il nuovo personale di sala, e come mi accade ogni volta che entro in contatto con ragazzi di vent'anni appena, educati e gentili, che svolgono il loro lavoro con passione e professionalità (cosa del tutto normale ma alla quale non siamo più abituati) quasi mi commuovo.
Subito, come benvenuto, ci portano un piatto con due assaggi di focaccina fatta dal ristorante con due pezzetti di Parmigiano-Reggiano trenta mesi.
Da bere scegliamo Lambrusco di Sorbara Vezzelli "Selezione" e un'acqua gassata. Una menzione speciale per il pane fatto in casa: tante qualità diverse, speziate, aromatizzate, chapeau.

Cosa abbiamo ordinato.
Giulia ha preso radicchio con i bruciatini (insalata di radicchio tagliato finemente con olio d'oliva extravergine e dadini di pancetta abbrustolita), una sua passione; mentre io ho scelto come antipasto crostini di baccalà con cipolla rossa e arance. Mise en place perfetta, gusto deciso come piace a me, con dolce e piccante che si fondono perfettamente insieme. Come primo, mentre Giulia finiva i suoi bruciatini, ho optato per un piatto che consiglio a tutti: le tagliatelle alla salsiccia gialla di Modena, un' antica ricetta Estense recuperata da Paolo Reggiani in persona, lo chef titolare del ristorante. Tagliatelle spesse, ruvide, fatte in casa, con un ragù senza pomodoro di salsiccia profumata con non so quali spezie. I secondi: cotoletta della Zia Iris per lei (Wienerschnitzel di vitello su letto di aceto balsamico e scaglie di Parmigiano-Reggiano), per me una tartara di trota leggermente affumicata dallo chef con erba, fiori e finocchio selvatico. E' un piatto leggero ma molto gustoso, che ho particolarmente gradito, con la foglia di spilantes come ultimo boccone, che pizzica leggermente e anestetizza la lingua. Per finere, assaggio di gelato amaro di erba san pietro e Martini bianco e poi coppa della nonna con gelato della casa alla pesca, amaretto e salsa al cioccolato per lei; patata dell'Emilia profumata al Sassolino con mandorle di Toritto (presidio Slow Food) caramellate al sale di Cervia (presidio Slow Food) per me. Di solito tendo saltare i dolci, non è che mi appassionino, ma questa patata rivisitata era una tentazione troppo forte. E per una volta, ho fatto bene a cedere alla tentazione. Due nocini, due caffè e il conto di 76,50 in due.
Che dire, senza timore di smentite: Paolo Reggiani è uno dei migliori chef di Modena e provincia. Unico minuscolo neo è che non si possa pagare con carta di credito. Del resto, ripeto, secondo le mie esperienze, è un ristorante e un tipo di cucina da tenere molto in considerazione.

Imperdibile!!!