Il problema non e' resistere o sfiorarsi le parti basse...ma rendersi conto di una realta' e di una crisi che sta facendo terra bruciata. I consumi sono calati drasticamente e non solo nel settore della ristorazione. Certo e' che nessuno si augura cio' che il Carlino riporta, sperando che la cosa finisca qui. Non voglio sembrarvi negativo, ma ho preso atto di un articolo che vi ho postato e che mi ha lasciato esterefatto. I numeri sono numeri. Speriamo in bene per tutti.
Purtroppo è una selezione naturale dettata dalla crisi.. E' un momento difficile, come incita "gi" - resistere resistere resistere
E' un momento in cui tutti i ristoratori dovrebbero cercare di dare il meglio di se per tirare avanti, perchè i clienti ci sono ancora ma essendo magari passati a 2 uscite al mese invece che 3, diventano più selettivi..
E dire che all'Osteria del Pesce Pazzo per un Sabato sera bisogna prenotare con più di un mese di anticipo, e mi è giunta voce che oltre 300 persone ogni sabato vengono respinte per mancanza di posto xD
La selezione - naturale - c'e' in tutti i settori. La ristorazione ne ha risentito di piu' proprio perche' e' considerata oggi giorno una sorta di lusso. Ma e' anche vero che ci sono ristoranti e ristoratori che fanno a gara a chi ha il prezzo piu' basso e non sempre questo corrisponde alla qualita' del servizio e delle portate. Da qualche parte bisogna pur limare. Oggi e' cosi ed e' per questo che sostengo .convintamente - che sara' peggio se non ci sara' uno scatto economico di questo paese. Resistere finche' si vuole e si puo'. Si deve, ma la realta' e' questa, piaccia o no.
Pstscrit: avevo inserito un messaggio in risposta che non leggo. E dire che non avevo scritto nulla di particolare, era solo uan risposta agli utenti che si erano accaodati.
Pubblicheranno questo?
Uhm duke.. Devo dire però che non sono convinto che sia una questione di scatto economico sai?
Almeno, io sono stato sia in Spagna sia in Germania (ora in Germania ci sono quasi da 3 settimane), e i prezzi medi dei ristoranti sono praticamente identici.. Con la differenza che mi pare più "giusto" spendere i 20 €uro per la cucina Italiana - obiettivamente superiore - che non per le altre..
Io credo piuttosto che i "problemi" siano stati due:
1-Troppi ristoranti sono stati aperti in Emilia Romagna negli ultimi 10-15 anni in proporzione alla popolazione.. Davvero troppi secondo me (e alcuni di questi nuovi hanno già chiuso, appunto)
2-L'avvento di cucine etniche alternative dai prezzi estremamente competitivi. Si spazia dai Kebab (che con 3,50 € ti permettono di cenare, pur mangiando un alimento molto grasso, salato e calorico) che hanno veramente spopolato ovunque, fino ai più svariati ristoranti orientali e i loro metodi "all you can eat", naturalmente a una qualità bassissima (ma a sentire in giro non per tutti è cosi).
Concordo con Aratos, effettivamente di ristoranti prima della crisi ne sono stati aperti un'enormità, adesso che di soldi in giro ce ne sono meno alcuni faticano più di altri; io venerdì sera sono stato in un noto locale di Castelvetro per un compleanno dove abbiamo dovuto prenotare 15 gg prima per trovare posto, quando sono uscito alle 2 c'era la fila fuori per entrare. Questo locale avrà circa 300 coperti e al giovedì, venerdì e sabato è sempre così, forse è necessario inventarsi qualcosa di diverso per attirare la clientela; io l'altro giorno in banca avevo davanti il titolare che doveva depositare e ho dovuto aspettare un quarto d'ora .....direi che ne vale la pena
Già questi son tempi di vacche magre e non è più sufficente proporre offerte stracciate per attirare la clientela, bisogna reinventarsi e andare incontro alle esigenze della clientela e proporre pacchetti più ampi e vari
Amici miei, per comprendere l'aria che tira, leggetevi oltre all'articolo anche i commenti dei lettori, molti assai velenosi. Io normalmente vivo e lavoro in Spagna, adesso, ed il mio mestiere è quello di chef, ma vi posso garantire che a Madrid per reagire alla crisi le catene della ristorazione hanno lavorato sui prezzi, contenendoli al massimo. alcuni ristoranti si sono associati tra loro per gli acquisti, e addirittura si scambiano la materia prima in eccesso durante la settimana per evitare sprechi, altri propongono piatti combinati, dove si pranza con otto euro, che sommati al coperto, al pane ed alle bevande danno alla fine un conto di dieci euro, massimo dodici. Il problema italiano a monte, è che la mannaia del fisco e dei contributi sta massacrando molti piccoli ristoranti, che con gli studi di settore non rientrano nei parametri, e allora chiudono. per la qualità non mi pronuncio, e sull'evasione altrettanto. aspetto di tornare in italia con più tempo in luglio, adesso sono in ripartenza, per fare un ennesimo giro di ricognizione. Per le ricevute fiscali, qui le fanno tutti, e quando entro in un ristorante per lavorare, trovo regolarmente il contratto di lavoro pronto da firmare sul tavolo. concordo con jonnybazoo, occorre inventarsi idee nuove e guardarsi attorno. Ad esempio, perchè non proporre menù per giovani a prezzi maggiormente abbordabili? o menù assaggi a prezzo fisso? sono solo idee, ma intanto chi è rimasto aggrappato alle vecchie abitudini, inesorabilmente si avvia sul viale del tramonto. Last but not least, chiediamoci "chi" ha chiuso. spesso erano attività inventate dal nulla, spuntate come funghi senza basi culturali e gastronomiche che le sorreggessero. e credo che purtroppo nel 2012 il conto dei decessi sarà ancora più pesante. Chi terrà duro, reinventadosi il proprio mestiere, non resterà deluso.
Studi di settore, un'altro modo per "prelevare" soldi dalle tasche degli italiani, a me sono arrivati dopo 4 anni che avevo chiuso l'attività (dopo 5 ero "salvo"), pur avendo ragione ho dovuto dare ugualmente il mio "contributo" all'erario altrimenti si andava tramite avvocato e sarebbe costato ancora di più .....CHE VERGOGNA
[coste66]
29/03/2012