"Elegante e coinvolgente.
Forte richiamo primordiale al fuoco ed alla passione.
Questa è la cucina alla lampada".
Questa frase apriva il menu della serata speciale alla quale ho partecipato mercoledì scorso basata sulla cucina flambé alla lampada.
Premetto che non conoscevo affatto questo ristorante, pensavo facesse parte della Scuola Alberghiera di Serramazzoni e che non fosse aperto al pubblico. Tutt'altro!!!!
Da quando sono una corsista della scuola, è già la seconda volta che ho il piacere di mangiare in questo bel locale e ve lo consiglio se siete in zona!
Torniamo alla serata dedicata alla cucina flambè, per la quale era stato invitato un maitre di fama internazionale, Antonino Guarracino che, oltre a tenere una lezione ai ragazzi della Scuola, si è occupato di dirigere ed organizzare la cucina alla lampada per questa cena.
Noi siamo in 9 (6 corsiste, tre mariti ed il nostro insegnante di tecniche di bar/sala nonchè maitre)e arriviamo verso le 20 come richiesto dal programma della serata (che è a menu fisso con abbinamento cibo-vino).
Il locale non è grande ma molto curato; ci sono bellissime tende arancioni e la mise en place dei tavoli è elegante e raffinata.
Fanno bella mostra di sé in sala, un pianoforte ed un'affettatrice berkel enorme!!!!
Il nostro tavolo è rotondo e, dopo averci fatto accomodare, cominciano a servirci acqua e cestini con pane di vario tipo fatto da loro (panini al sesamo, pezzetti di piadina calda, piccole crescentine farcite col pesto calde..ecc...), tutto molto buono.
Come bevenuto, ci servono tre piccoli amouse-bouche al cucchiaio composti da: pezzettino di formaggio di fossa con marmellata di fichi leggermente senapata, pezzetto di polipo con riduzione di basilico e mousse di avocado piuttosto agliosa ma buonissima.
Ottimo inizio!
L'antipasto consisteva in una torretta di melanzane Violetta di Firenze alle olive taggiasche accompagnata da un cono con spuma di Parmigiano su letto di pomodori di Pachino. Si trattava di una piccola torretta di fettine di melanzana fritte, con una cremina di olive tra una fetta e l'altra. A fianco un piccolo cono di parmigiano ripieno di spuma al parmigiano. Questo antipasto era davvero gustosissimo e saporito, l'ho apprezzato molto (unica cosa il cono era un po' duretto, quindi non facilissimo da tagliare).
L'antipasto è stato accompagnato da un calice di Pignoletto dei Colli Bolognesi DOCG.
Come primo, ci sono stati serviti dei "rigatoni all'Hotel de la ville". Qui è cominciata la vera cucina alla lampada!!! 6 ragazzi della Scuola sotto la supervisione del maitre Guarracino, hanno cucinato davanti ai clienti questo piatto, saltando pasta e ingredienti direttamente in padella, in sala. Molto scenografico e il risultato è stato ottimo! Il sugo della pasta è fatto principalmente con funghi, pancetta, prosciutto, parmigiano, panna, tutto saltato in padella e servito direttamente ai commensali. Per mio gusto personale avrei preferito una pasta più piccola dei rigatoni ma la ricetta originale è questa.Il vino in abbinamento era un Albana di Romagna DOCG.
Il secondo erano "rosette di Mora Romagnola con mela renetta, patate di Bologna e spinaci baby saltati all'uvetta e pinoli".
Qui è stata l'apoteosi del flambè, dalle padelle si sono levate delle bellissime fiammate mentre il personale sfumava con il calvados la pietanza! I filetti di Mora Romagnola erano tenerissimi e cotti al punto giusto, le patate saporite e gli spinaci...erano spinaci (insomma, a me non è che facciano impazzire ma devo dire che erano cucinati bene!).
In questo caso l'abbinamento era con un Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC, cantina Moretto....che non ho finito perchè, a mio parere, era troppo abboccato.
Dulcis in fundo...pesche flambate su meringa con gelato alla vaniglia. Anche qui, la scenografia della flambatura è stata davvero attraente,il risultato è stato un dolce gustoso e fresco (ne avrei mangiato almeno un altro!!!). Un buon Malvasia dell'Emilia ad accompgnarlo, davvero azzeccato questo abbinamento!.
Ordiniamo un solo caffè, due o tre grappe e, per me, un nocino davvero ottimo, fatto dal nostro maitre e donato al direttore della scuola.
Insieme al caffè e ai digestivi, ci vengono offerte un paio di alzatine contenenti piccoli dolcetti (alcuni con crema e fragole, altri con crema chantilli e altri con ciliegie sotto spirito). Peccato essere pieni, li avrei divorati tutti!!!!
Insomma, l'esperienza della cucina flambè è davvero esaltante, sarà perchè il fuoco attrae ma allo stesso tempo spaventa e, nel momento in cui si alzano le fiamme sulle padelle, c'è un misto di queste emozioni che sicuramente fanno apprezzare tutto il contesto. La cena, l'ambiente, il cibo ed il vino sono davvero stati perfetti. Una nota di merito al servizio sempre attento e gentile da parte dei ragazzi della Scuola.
Se siete in zona Serra, Vi consiglio l'esperienza di questo locale, sicuramente apprezzerete il cibo e anche le presentazioni dei piatti che sono sempre molto curate.
Alla prossima recensione!!!!
Consigliatissimo!!
[Tapparella]
01/05/2011
... la recensione, intendo!
Complimenti, Patty, bellissima esperienza!