Sabato 20 Marzo 2010
Mia moglie vuole uscire a pranzo perché non ha voglia di sporcare la cucina… classicamente femminile.
Non so dove andare e poi mi viene in mente il Gaidello. Prendo il cellulare e chiamo mongi. Lui mi comunica che oggi sarebbe chiuso, ma siccome ha una tavolata, se voglio andare qualcosa al volo me lo cucina. Prendo su moglie e carabattole e mi dirigo in quel di Castelfranco, con calma, nessuna fretta.
Giunti che siamo all'agriturismo, ci accoglie Andrea (il Capo in persona) e ci dice che ha preparato per noi al piano superiore. Saliamo la ripidissima scala che ci porta in un triplice ambiente, arredato con gran gusto in ottima arte povera, con ambienti su tre livelli differenti. Ci siamo solo noi su questo piano. Essendo all'interno di un granaio, la temperatura è ideale per mangiare, non c'è ferddo e nemmeno caldo, si sta da Dio.
Vicino alla porta di ingresso c'è un piccolo montacarichi, e noto con piacere che la rievocazione dell'ambiente contadinesco di un tempo è curata nei minimi dettagli, infatti il porta lampadine, gli interrutori e i blocca filo elettrico, sono tassativamente quelli in ceramica bianca, come una volta….. e il filo è quello bianco intrecciato…. mondiale.
Prendiamo da bere una boccia di Lambro della casa, misto grasparossa chianti merlot, e un'acqua minerale gassata.
Andrea ci porta come antipasto un piatto con pezzi di formaggi vari fatti in casa (primosale, pecorino misto e caciottina), cipolloni in agrodolce, coppa di testa da favola e ottime fette di ciccioli.
A seguire una bella zuppiera bianca di tortellini in brodo, che con la giornata freschetta che c'era ci stavano a pennello.
Il brodo era veramente saporito, fatto con manzo e cappone, ma i tortellini avevano un sapore strano, buonissimi, ma un sapore che non identificavo, poi Andrea mi ha spiegato che il ripieno era a crudo e con carne di vacca bianca. Veramente speciali, il saporino era presumibilmente il “crudo”, noi a Modena siamo abituati ad un ripieno scottato, mentre la sua ricetta si rifà alla tradizione bolognese….
Di secondo straccetti di manzo alla rucola e rosmarino, con patate al forno. Ottimi questi staccetti, altro non sono che paillard tagliate a striscioline e saltate in padella rovente con rosmarino e sale, coperte poi di rucola, un'ottima idea se si vuole preparare a casa qualcosa di veloce e di effetto.
Patate al forno buone, ma preferisco le mie, arrosto.
Poi fetta di zuppa inglese, solo bianca (gialla per via delle uova), ma molto buona. Strappo alla regola e la ingollo anch'io.
Location di buon effetto, per un tuffo nella nostra tradizione contadina, servizio impeccabile, Andrea gentilissimo.
Ã? stato bello ritornare in un luogo che mi ha visto scorazzare da ragazzino, quando venivo qui con mio padre, che si dilettava a tirare con l'arco. Ricordo ancora che proprio qui ho imparato anch'io….. le ricerca delle frecce perse, il bersaglio rotondo, il silenzio, il cinguettio degli uccellini…..
Campagna (GROG 2009)
Gli odori,
i profumi,
i colori,
il silenzio,
gli animali...
...potessi vivere
in campagna...
Scendiamo infine la scala, con non poca preoccupazione data dalla pendenza della stessa e dalla strettezza dei gradini, e giungiamo nell'ingresso sani e salvi. Saluti, baci abbracci e convenevoli, insisto e alla fine pago 20 € a testa. Prezzo decisamente di favore, non lo nego.
4 cappelli, non vorrei che l'Andrea si montasse la testa, ritornerò comunque per la carne alla griglia e per consacrarne cinque.
A-v salut magnadôr bóss, arváddres….
Consigliatissimo!!
[mongi]
03/04/2010